I l C u r a t o
S a g r a n t i n o d i M o n t e f a l c o p a s s i t o
CENNI STORICI
SAGRANTINO PASSITO

Le origini di un vino tipico e unico che ancora oggi è motivo di orgoglio per la città di Montefalco.
Storia
Antica é la vocazione viticola della zona di Montefalco assumendo un’importanza economico e sociale per la popolazione e il territorio. Il vitigno simbolo di questa gente e di questa terra è il SAGRANTINO.
Nulla si sà con certezza sulle sue origini. Si ipotizza che non sia una varietà locale bensì importata attorno alla metà del 1400 da alcuni frati francescani dall’Asia Minore. Pare che furono i Monasteri di Santa Chiara e San Leonardo, che si trovano a Montefalco, ad ospitare i primi vitigni. L’etimologia del nome Sagrantino ricondurrebbe alla funzione sacrale del vino coltivato dai frati anche a questo scopo.
L’importanza del vitigno del Sagrantino è sancita, già nel XVII secolo, da un’ordinanza del Cardinale Boncopagni, che sanzionava sino alla forca chi fosse stato colto nell’atto di tagliare una vite di Sagrantino, inoltre, sempre in questi anni, fù emanata una disposizione del Comune che stabiliva la data di inizio vendemmia a settembre.
Nel 1925 alla Mostra enologica dell’Umbria, la cittadina di Montefalco era definita centro vinicolo più importante della regione. Negli anni successivi la viticoltura della zona non ebbe fortuna. Negli anni sessanta la vecchia tradizione del Sagrantino passito sembrava essere scivolata nell’oblio, il mercato sembrava lo stesse dimenticando e lo stesso vitigno stava per essere abbandonato.
La produzione di passito era limitatissima.
Fù allora che nacque il Sagrantino secco. La vendemmia del 1972 rappresentò la prima prova di vinificazione del sagrantino secco.
Il 30 ottobre 1979 il Sagrantino ottiene il riconoscimento della DOC e il 5 novembre 1992 quella della DOCG.
Oggi il Sagrantino di Montefalco DOCG passito e secco viene prodotto oltre che nel comune di Montefalco anche in parte dei comuni di Bevagna, Gualdo Cattaneo, Giano dell’Umbria e Castel Ritaldi per un totale di soli 660 ettari.


















Tradizione
“IL CURATO” Montefalco Sagrantino Passito DOCG prodotto dalla cantina Colle Mora rappresenta l’origine vitivinicola del nostro territorio mantenendoci legati alla tradizione del passato.
Il nome scelto per questo vino “IL CURATO” rimanda all’ambito ecclesiastico, dove ebbe origine e alle cure e attenzioni di cui ha bisogno per essere vinificato.
L’uva, per la produzione del Sagrantino Passito, viene accuratamente selezionata, raccolta a mano a fine settembre ed adagiata sui graticci per la passitura naturale per circa 2 mesi.
Terminato il periodo di passitura, l’uva viene tolta manualmente dai graticci e diraspata ottenendo un mosto concentrato che fermenterà in botte d’acciaio per 20/30 giorni con le bucce.
Dopo il processo di fermentazione il Sagrantino Passito matura in botte per circa 4|5 anni per poi essere imbottigliato ed effettuare un ulteriore affinamento in bottiglia.
La caratteristica peculiare del Sagrantino Passito è data dal fatto che, pur essendo un vino dolce, in bocca rimane asciutto per via del suo valore tannico.